“No, non ci credo! Ma hai letto qui?”
“Che è successo.”
“Hanno invitato Lady Gaga al gay pride. Ma dico io, che bisogno c'era?”
“Perché? A me Lady Gaga piace. È strana... divertente.”
“Stai scherzando vero? Non fa assolutamente nulla di nuovo, è una fotocopia estremizzata di Madonna che già, a sua volta, era la fotocopia di qualcun altro.”
“Non ci trovo nessuna somiglianza.”
“Cristi neri? Masturbazioni sul palco? Un continuo uso di icone religiose e una esasperata ricerca dello scandalo? Per non parlare del cattivo gusto e delle scarse doti canore decisamente presenti in entrambe”
“Dai sei troppo severo, a me molte sue canzoni piacciono. Prendi per esempio Born this way, è un inno alla diversità, un modo per dire ai giovani siate voi stessi e amate.”
“A me sembra solo una brutta canzone dance e non posso credere che abbiano invitato Lady Gaga, anzi, ti dirò, non mi stupisce per niente in realtà.”
“Guarda che è una delle donne più influenti del mondo.”
“Pensa a come siamo messi...”
“E poi ha fatto moltissimo per noi gay.”
“Ti credo! Se non fosse per noi quella ai gay pride ci andrebbe a vendere le noccioline. Intanto che c'erano potevano pure invitare Raffaella Carrà e Patty Pravo, giusto per rimanere in tema di stereotipi.”
“Guarda che le hanno invitate.”
“Ma pure Patty Pravo?”
“Sì.”
“Ma non aveva detto che era contraria ai gay pride?”
“Dai lo sai com'è Patty... ha bisogno di ossigenare il cervello ogni tanto...”
“Comunque io al pride non ci vengo. Ci mancava solo Lady Gaga! Già mi vedo i titoli dei tg con le solite immagini di drag queen, trans con i seni di fuori e checche urlanti e sculettanti.”
“Dio ma sei terribile. Lo sai che ai tg fanno sempre vedere immagini di repertorio e poi, francamente, abbiamo tutto il diritto di sfilare. È la nostra giornata.”
“Parla per te io con ste passive non ci voglio avere niente a che fare.”
“No scusa, hai da ridire qualcosa sulle passive?”
“No, be' dai... lo sai che danno un'immagine diversa di noi maschi.”
“Ah... l'immagine! E che immagine vorresti? Quella del vero maschio scommetto.”
“Non ti agitare. Dico solo che il pride non rappresenta tutti i gay.”
“Ma tu ci sei mai stato a un pride?”
“No.”
“Ah ecco. Guarda che a sfilare c'è una meravigliosa moltitudine di gente, di ogni razza, età, orientamento... è un momento di pura gioia.”
“Ma dai è la solita baracconata che ci allontana dalla società.”
“Dipende dall'idea che hai di società.”
“Comunque è una carnevalata, io non mi voglio far rappresentare da un gruppo di trans e di drag queen.”
“Dovresti ringraziarle le trans e le drag queen, se non fosse per loro la rivolta omosessuale non avrebbe mai avuto inizio.”
“Ti prego non iniziare con questa rivolta omosessuale. Non c'è mica bisogno di mostrare a tutti i costi la propria sessualità.”
“Sembri Giovanardi.”
“No guarda che non ha mica tutti i torti sai? Roma è una città santa.”
“Fra un po' ti metterai a difendere pure i gay di destra.”
“E perché uno non può votare chi gli pare?”
“Ma hai bevuto? Non posso credere alle cose che stai dicendo! Il pride è rivendicazione politica, prima di tutto, è un modo per dire al mondo che ci siamo e che ancora oggi veniamo discriminati.”
“Ah perché, secondo te, chiedere il matrimonio e cose del genere farà capire alla gente il problema della discriminazione.”
“Guarda che stiamo parlando di diritti.”
“Be' a me due uomini che si sposano mi fanno ridere.”
“A me invece tu fai piangere, non ti posso sentire.”
“No, guarda, io non ho bisogno di fa capire al mondo che sono gay.”
“Ecco, nasconditi che è meglio.”
“Ma che vuol dire? Ma che un eterosessuale deve dire: io sono etero?”
“Un eterosessuale non subisce le discriminazioni che subiamo noi.”
“E credi che una carnevalata servirà a farci ottenere qualcosa? Dobbiamo uniformarci al pensiero eterosessuale se vogliamo ottenere qualcosa.”
“Vorrai dire che dobbiamo uniformarci ancora più di quel che abbiamo fatto sino ad ora! Io non voglio uniformarmi. Non sono eterosessuale, voglio essere me stesso. Non voglio portare avanti una cultura fallocratica e machista...”
“Arieccolo che ricomincia con sta storia della fallocrazia... e che siamo donne? Il fallo ce lo abbiamo, no?”
“E non ce lo scordiamo mai a quanto pare! Ci piace così tanto che abbiamo costruito una società a sua immagine e somiglianza.”
“Guarda non ne parliamo più eh? Io al pride non ci vengo!”
“E invece io ci vado.”
“E adesso dove stai andando?”
“Fuori, qui c'è aria pesante per me!”
“Non fare lo scemo, dai.”
“Non ne voglio proprio sapere di stare con uno che pensa che i gay dovrebbero essere una brutta copia degli eterosessuali.”
“Sei ridicolo.”
“E tu un ottuso.”
“Vai, vai... vai al gay pride, vai!”
“Infatti ci vado. Tu invece torna nell'armadio che è meglio!”
“Be' sai cosa ti dico? A me Lady Gaga fa ca***e!”
Chiunque voi siate, comunque la pensiate:
BUON GAY PRIDE!
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Lady Gaga e il senso delle cose
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